Caccia dimezzata: lo ha deciso il Tar

Grazie al ricorso di sei associazioni, il TAR Veneto sospende buona parte del calendario venatorio in Veneto.

allodola.jpg
Non sarà infatti più possibile cacciare molte specie di migratori e all’interno delle aree della Rete Natura 2000.

Stop alla caccia a caprioli, cervi e camosci con munizioni di piombo.
capriolo3.JPG

La decisione è giunta ieri sera: un bel regalo per il giorno di San Francesco. 

A fare ricorso  contro il calendario venatorio 2012-2013  erano state LAV, WWF, LIPU, LAC, ENPA e Legambiente. 

Ecco gli effetti immediati del decreto:

a) divieto di caccia per  Allodola, Beccaccia, Beccaccino, Starna, Combattente, Quaglia, Pavoncella, Mestolone, Moriglione, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Moretta, Frullino, Tortora, Fagiano di Monte, Coturnice, Pernice bianca. 

Tortora.jpg
Perché sono  uccelli di categoria S.P.E.C. (Special of European Conservation Concern) prive di appositi piani di gestione come prevede la Direttiva Uccelli ma mai attuati dalla Regione Veneto.

b) chiusura anticipata della stagione venatoria per Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena.

La caccia a queste specie chiuderà il 20 gennaio anziché il 30 gennaio. Ciò perché il calendario venatorio ne prevedeva la caccia dopo l’avvio della fase di migrazione prenunziale.

Tordo.jpg

c) il divieto di caccia degli uccelli acquatici migratori con munizioni tossiche al piombo anche fuori delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), ovvero in tutta la regione.

d) il divieto di caccia con munizione al piombo agli ungulati, ovvero Daino, Camoscio, Capriolo, Cervo, Muflone e Cinghiale.In pratica sarà divieto di caccia assoluto per queste sei specie perché i cacciatori sono sprovvisti di munizioni atossiche.

e) il divieto di caccia nei siti della Rete Natura 2000 (ZPS Zone di Protezione Speciale e SIC-Siti di Importanza Comunitaria) perché la Regione non ha provveduto ad effettuare la Valutazione di incidenza del calendario venatorio.

Significa divieto di caccia in parte dei Colli Berici vicentini, sul Delta del Po , lungo il Montello, il Piave ed il Pra’ dei Gai e anche in laguna.

La Regione Veneto potrà eventualmente far valere le sue regioni solo tra un mese, ovvero nella Camera di Consiglio del 30 ottobre fissata dallo stesso Decreto Cautelare.

lacveneto.gif

Secondo l’eurodeputato Andrea Zanoni, presidente della Lega anticaccia del Veneto, “il calendario venatorio del Veneto viola palesemente la direttiva comunitaria 2009/147/CE sulla tutela degli uccelli. Questa volta la Giunta Zaia non potrà fare scherzi e i cacciatori si dovranno attenere al nuovo calendario modificato dal TAR salvo pesanti sanzioni penali”.

logo_lipu.gif

“Di fatto il TAR ripristina il rispetto delle regole – commentano LAC, LAV, ENPA, LEGAMBIENTE, LIPU E WWF – richiamando a responsabilità e scelte dell’Amministrazione regionale, ancora una volta condizionate dall’estremismo venatorio.”

Tag: ,

Lascia un commento