Archive for agosto 2010

Transumanza: appuntamento a Cison di Valmarino

agosto 12, 2010

Pecore1_sito.jpgLa transumanza arriva a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso, in occasione della tradizionale settimana dell ‘Artigianato vivo (6-15 agosto).

Venerdì 13 agosto, alle 19.30 nella Loggia, Adolfo Malacarne presenterà il suo libro «Transumanze. Sulle tracce degli ultimi pastori del Triveneto», libreria editrice Agorà in Feltre, pp 156, 45,00 euro.
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250 immagini scattate in vent’anni di ricerca e partecipando ad alcune transumanze in un percorso che dalla Val Senales arriva all’Adriatico. Con la neve e con la calura estiva.
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L’appuntamento a Cison sarà l’occasione giusta per parlare di pecore e pastori non solo con l’autore, ma anche con l’editore feltrino, Alessandro Dalla Gasparina, e con Valentina De Marchi, giovane antropologa bellunese che si è laureata proprio con una tesi sulla pastorizia transumante nel Triveneto.

Cani suicidi? Quella volta che Emma saltò dalla finestra….

agosto 11, 2010
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Due cani “suicidi” in pochi giorni.
Uno a Merano e l’altro a Roma.
Entrambi, per quel che si capisce leggendo le notizie, comunque non abbandonati. Il primo salvato dalla padrona, il secondo lasciato sì per le vacanze, ma in qualche modo affidato alla cura di parenti o amici sebbene confinato nel ristretto spazio di una terrazza.

Lascio alle parole dell’ etologo Danilo Mainardi ogni possibile spiegazione scientifica e aggiungo una mia esperienza personale.

La protagonista è Emma, la mia boxer che oggi ha 9 anni.

Nel 2002 quando ho cambiato casa, trasferendomi da Venezia centro storico alla campagna trevigiana, Emma aveva dieci mesi. Era nata a casa mia, coccolata e protetta. Ma aveva sempre vissuto in un appartamento e non riusciva ad adattarsi al giardino. Restare fuori per lei era come essere abbandonata.
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Piangeva e si disperava. Ero davvero in ansia. Non sapevo che fare. Un giorno, poche settimane dopo il trasloco, siamo stati tutti invitati dai vicini per una festa del quartiere, a due passi da casa. Ci andiamo con il cuore in gola. Emma non può venire con noi e lasciarla in giardino non si può perché piange.

Così decido (e faccio male) di chiuderla in casa, lasciando però una finestra del piano superiore aperta. E’ fine maggio e fa caldo.

Dopo un’ora che eravamo alla festa, mi prende l’ansia e invio mio figlio Piero a vedere se Emma è tranquilla.

Dopo un attimo Piero torna urlando: Emma è “appesa” alla pergola di glicine che sta fra l’ingresso del piano terra e la finestra (quella lasciata aperta) per primo piano. Penzola con le gambe nel vuoto. Ma è immobile. Spaventata. Il glicine l’ha salvata, fermando la caduta.

Tutto il quartiere si precipita a casa mia e, con pazienti tagli ai già possenti rami del glicine, riusciamo a liberarla, prenderla in braccio e metterla al sicuro.

Emma era disperata? Sì, lo era. Comunque voleva e doveva fuggire da un ambiente che non riconosceva come il proprio. Si sentiva abbandonata.

FioriBach.jpgDopo quella volta ho preso alcune decisioni. Per prima cosa ho iniziato una lunga terapia con Fiori di Bach contro la sindrome di abbandono. La terapia ha funzionato: nel giro di sei mesi Emma era pienamente inserita nel nuovo contesto familiare, giardino compreso.

Poi ho convinto mia figlia a lasciarmi a casa la mamma di Emma, Kora. Lì è stata la svolta: due cani stanno meglio di uno da solo. Ora Kora non c’è più, ma c’è Vittorio a far compagnia a Emma.

E’ vero quel che dice Mainardi: il cane è un animale sociale. Ha bisogno di compagnia, di relazione, di dare e avere, di far parte integrante della vita familiare. E come ogni componente della famiglia ha periodi di stress, depressione, euforia.

Bisogna rendersene conto quando si progetta un trasloco, un cambiamento, una vacanza.

In viaggio con cani e gattiEcco i nostri e i loro diritti

agosto 10, 2010

Quando si possiede un animale e si pensa alla vacanza, ci si chiede se portarlo con noi. E se possiamo avere dei problemi. Tranquilli, è possibile farci accompagnare dai pelosi a quattro zampe anche durante le ferie, seguendo pochi e semplici consigli. Eccoli, a cura dell’Usll 20 di Verona.

La carica dei Fraticelli sul DeltaSi torna a fare il bagno a Sacca di Bottonera

agosto 9, 2010

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A chi è abituato ad andar per lagune, navigare sul Delta regala emozioni diverse. La sensazione è che tutto qui attorno sia abitato. Un paradiso per i birdwatcher. E’ sorprendente la concentrazione visiva di garzette, aironi cinerini e rossi, svassi, beccacce, cavalieri d’Italia, gallinelle di mare, falchi di palude, fenicotteri. 

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E’ a Sacca di Bottonera, su di un isolotto di sabbia che si è formato spontaneamente sul Delta, che questa estate hanno trovato casa alcune centinaia di fraticelli. Un evento che non si ripeteva da almeno 15 anni con contingenti simili, sorride soddisfatto il responsabile del WWF di Rovigo, Eddi Boschetti (a proposito: sono sue le foto di questo post), e che ha fatto di questa colonia la più grande d’Italia e una delle maggiori d’Europa.

Già a maggio la colonia sul delta ospitava oltre un centinaio di coppie. E’ cresciuta giorno dopo giorno e a fine giugno ce n’erano almeno trecento nei nidi.

Se l’isolotto è apparso ai fraticelli come un’ottima postazione per nidificare, è tutto merito di chi gli ha permesso di starsene davvero tranquilli: il Wwf di Rovigo, il Comune di Porto Tolle che ha accettato la proposta di vietare la balneazione in questa zona, il Parco del Delta e i pescatori locali.
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Per la prima volta nel Delta del Po si è potuto dimostrare che attività umane e conservazione delle colonie che nidificano sulle isole costiere sono perfettamente compatibili.

“Il progetto di conservazione proposto dal WWF”, mi ha spiegato Boschetti, “ha coinvolto i turisti che frequentano l’area, attraverso la distribuzione di un volantino informativo che illustrava l’importanza di questa colonia. Nessuno ha protestato. Tutti hanno capito la posta in gioco. In particolare è stato colto il principio che la salvaguardia di specie gregarie quali il fraticello richiede la tutela di pochi spazi idonei di piccola estensione e per un lasso di tempo relativamente breve. Con trascurabili sacrifici da parte della popolazione residente”.
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Il cartello di divieto che dal 29 maggio troneggiava sull’isolotto è stato tolto in questi primi giorni d’agosto. Ora si può tornare a fare il bagno.

“Se i mussi no i core i va al macelo…”La battaglia degli animalisti

agosto 6, 2010

adamo.jpgC’è una ragione al mondo per permettere che i Pali con gli asini (i mussi…) vengano corsi ancora?
Non credo. Se non una ragione di crudeltà.

Guardate il piccolo Artù. Lui è fortunato perché è nato, e crescerà, nella Città degli asini, a Polverara nel Padovano. Ma tutti gli altri?

C’è chi, in Veneto come in tante altre regioni d’Italia, alleva gli asini e poi li noleggia nei vari palii estivi.
E, come ammettono gli allevatori, “…se i mussi no i core i va al macelo…”.

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Gli asinelli vengono prima sfruttati nelle varie sagre o fiere, bastonati dai fantini di turno e infine, quando non servono più, vengono portati al macello. E finiscono spezzatino, servito ovviamente alle sagre di paese.

Prossimo appuntamento con questa crudele e inutile tradizione domenica 8 agosto a Feltre. Non andiamoci.
L’associazione Centopercento animalisti ha promesso battaglia. Non condivido i loro metodi che qualche volta rasentano la violenza, ma hanno il merito di denunciare ogni forma di inutile sfruttamente animale.

Vi segnalo il podcast della puntata di oggi di Tutta la città ne parla in onda su Radio Tre: si è parlato della proposta dell’onorevole Michela Brambilla rispetto all’abolizione del Palio di Siena. E, non tanto a margine con un bell’intervento di Margherita D’Amico, dell’utilizzo (brutta parola…) di cavalli e asini.

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Caccia in deroga: il voto rinviato a settembre

agosto 5, 2010

E’ finita con un nulla di fatto la tre giorni di dibattito del Consiglio regionale veneto dedicata alla legge sulla caccia presentato da Pdl e Lega Nord. La seduta verra’ riconvocata a data da destinarsi dopo la pausa di agosto per l’esame degli oltre duemila emendamenti presentati dalle opposizioni.

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“Lega, PDL ed UDC  vogliono approvare la caccia agli uccelli protetti come Pispola, Prispolone, Fringuello, Storno, Fringuello e Peppola” spiega Andrea Zanoni presidente della sezione veneta della Lega anticaccia, “ ma tutte queste sono specie insettivore quindi utili all’agricoltura”.

La Lac invita tutti i veneti contro questo provvedimento a sostenere le opposizioni in Consiglio.

Caccia in deroga, è l’ora del voto

agosto 3, 2010

pispola1.jpgE’ iniziata oggi in Consiglio Regionale del Veneto la discussione sul disegno di legge di caccia in deroga e che permette ai cacciatori veneti di sparare su Prispolone, Pispola, Frosone, Fringuello, Peppola e Storno.  La riunione è sospesa alle 19.30 e aggiornata a mercoledì 4 e giovedì 5 agosto. E’ possibile seguire il dibattito online.

I gruppi di opposizione hanno promesso che si batteranno per affossare la legge, in particolare Italia dei Valori che ha presentato ben 1600 emendamenti e la Federazione della Sinistra che ne ha presentati 1200.

peppola2.jpgIl progetto in esame la scorsa settimana è stato bocciato anche dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, organismo scientifico pubblico.

In una circolare del 26 luglio scorso, l’Istituto sostiene che si tratta di specie di uccelli “caratterizzati da uno stato di conservazione sfavorevole”. Smentendo quindi quanto affermato dai promotori della legge che nella relazione sostengono proprio il contrario.

“E’ come consentire di sparare sulla Croce Rossa. Questo è un progetto che oltre ad essere gravemente illegittimo e causa di possibili nuove sanzioni europee”, spiega Andrea Zanoni presidente della LAC, Lega anticaccia, del Veneto – è privo di ogni supporto scientifico e, come sottolineato dall’ISPRA, prevede la caccia a specie di uccelli le cui popolazioni sono in pessimo stato di conservazione “.

Abbandono: la campagna dell’associazione canili del Veneto

agosto 1, 2010

abbandono_CaniliVeneto.jpgIn questi giorni di calda estate non posso non tornare sulla questione dell’abbandono degli animali e dei conseguente randagismo.

In Italia I dati ufficiali parlano di un totale di 590 mila randagi, di cui solo 150.000 circa ospitati in canili. Altre fonti valutano che queste cifre siano sottostimate, che il numero di randagi in Italia si aggiri intorno al milione di esemplari e che ogni anno vengano abbandonati altri 45mila cani.

La situazione più critica al Centro Sud (Lazio, Campania, Calabria, Abruzzo, Molise, Puglia Sicilia e Sardegna) dove il fenomeno è fuori controllo grazie ad amministrazioni conniventi che fanno diventare il randagismo ed annessi un business.

In Veneto, il fenomeno del randagismo nel suo significato più stretto, ovvero quello degli animali vaganti sul territorio è fortunatamente meno grave. Ma ciò non significa che la situazione nella nostra regione sia rosea.

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Decine sono le richieste mensili che arrivano alle associazioni impegnate contro l’abbandono. Persone che vogliono sbarazzarsi del proprio cane per vari ma per lo più futili motivi, dall’improvvisa allergia al pelo di animale al cambio di casa. E in estate la situazione peggiore.

E’ di qualche giorno fa la notizia che due meticci nella provincia di Treviso sono stati chiusi dentro ad una borsa di plastica e gettati dentro ad un cassonetto vivi…. Per fortuna dei passanti hanno sentito i guaiti e gli animali sono stati salvati. I responsabili di questo atto vile, è bene ricordarlo, sono perseguibili per legge come reato.

E’ per sensibilizzare chiunque abbia un animale domestico e per trovare fondi per sostenere quelli già ospitati in canile che l’associazione canili del Veneto ha realizzato una maglietta e un video.

La maglietta, disponibile nei colori bianco e nero, nelle taglie S, M, L da donna e M, L da uomo, può essere richiesta via mail all’indirizzo mirna@associazionecaniliveneto.it con un’offerta a partire da 15,00 euro più spese di spedizione. L’Associazione Canili Veneto ringrazia.