Archive for gennaio 2012

Macelli d’Europa fra Barcon e Manerbio

gennaio 30, 2012

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Noi (e siamo sempre di più) riflettiamo su vegetarianesimo e vegani. Noi smettiamo di mangiare carne sia per una questione etica che una ragione ambientale.

E il mondo va avanti per la solita strada.

Due in un colpo solo, ad appena 200 km l’uni dall’altro. E sembra uno più grande dell’altro. Sto parlando di macelli.

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Il primo potrebbe arrivare in un insediamento agricolo-industriale su 90 ettari previsto a Barcon, un ultimo angolo di struggente bellezza nelle campagne trevigiane. In questo caso si tratta di un macello per bovini. Qualcuno dice potrebbe essere il più grande d’Europa.

Contro l’insediamento la Fondazione di Villa Emo, legata al Credito Trevigiano, qualche giorno fa ha incontrato a Roma il presidente Napolitano.

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Il secondo è già in dirittura d’arrivo. Da prima di Natale il casello dell’A21 di Manerbio è chiuso per lavori necessari proprio per creare uno svincolo alle migliaia di camion con maiali a bordo che finirebbero la loro vita in un enorme macello la cui costruzione dovrebbe iniziare già a marzo.

Il progetto è stato approvato all’unanimità su 100 000 mq di area.Sono previsti oltre 150 camion al giorno. Verranno macellati 8000 maiali all’ora, per un totale di 40mila la settimana.

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Vicino al macello sorgeranno un inceneritore per gli scarti e una zona addetta al confezionamento. Il sangue potrà essere recuperato solo per una piccola percentuale. Quello che resterà non si sa ancora esattamente come verrà smaltito visto il rischio di inquinamento delle falde in quanto potenzialmente tossico.

I maiali verranno macellati per la produzione di hamburger e non dovranno superare i 120 kg: l’azienda si chiamerà infatti HAMBURGER PINI SPA.

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In cambio 700 posti di lavoro, soprattutto per donne,e per gli abitanti di un paese della bassa bresciana che in questi ultimi anni ha visto chiudere diverse aziende con centinaia di lavoratori.

Un nuovo lavoro in cambio di meno ossigeno. Quello delle migliaia di piante che verranno tagliate e quello che verrà sostituito con diossina prodotta dai maiali bruciati.

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Ne vale la pena? La vicenda del Petrolchimico di Porto Marghera (e molte altre) non ha insegnato nulla?

Ciao Balto, ucciso da un boccone avvelenato

gennaio 26, 2012
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Ricordate Balto, il Golden del mio amico Valerio? Quello che giocava come un pazzo con Nasone, il trovatello?

E’ morto ieri. Ucciso da un boccone avvelenato trovato vicino all’orto di casa, a Monticelli d’Oglio nella Bassa bresciana. Mi mancheranno la sua allegria e il suo sorriso.
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Era con Valerio quando è successo. Ma è stata vana la corsa in clinica. Dopo sette ore di flebo e di cure, i reni di Balto non hanno retto. E se ne è andato. Fra le braccia del suo compagno di scorribande.
Neppure tre anni fa Valerio aveva perso nello stesso modo un altro amico, Jago.
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In questi giorni nel bresciano è una vera e propria strage di cani e di gatti.

State attenti quando portate a correre i vostri amici. Anche se davvero poco può fare l’attenzione di fronte al veleno micidiale con cui sono fatte queste palle invitanti.

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Una cosa però si può fare: denunciare alla Polizia e ai Carabinieri. Scrivere ai giornali. Alzare la voce. Perché mettere in giro bocconi avvelenati è illegale.
Voglio ricordare Balto così, nei suoi tre giorni selvaggi sulle montagne. Quando era ancora un cucciolone. Ciao Balto.

Le quaglie di Malo

gennaio 25, 2012

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Sono anche loro uccelli pigiati. Proprio come le povere ovaiole. Sono quaglie allevate per le gare di caccia o per l’alimentazione. A migliaia stanno in pochi metri quadrati di superficie di gabbia metallica.

Poi, anche per loro, la sgozzatrice dei macelli autorizzati. Oppure,come scrive l’agenzia Geapress, nel caso delle gare di caccia, un colpo di fucile dopo essere state stanate dai cani.

quaglie3.jpgSono e rimangono (fino alla morte) animali allevati. Animali “pronta caccia”. Come anche lepri, conigli, fagiani e fino a poco tempo addietro cinghiali.

Qualcuno ora le alleva anche per le uova. Una quaglia ne può deporre un numero compreso tra 200 e 300 all’anno.

A Malo, in provincia di Vicenza, vi sono almeno quattro allevamenti, uno di questo noto per produzione di selvaggina. Per farle crescere di più e alla svelta tengono accesa la luce anche di notte.

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Il tutto filmato e documentato dal Gruppo di Intervento Giuridico, una struttura specializzata presente in più regioni italiane che si occupa di seguire segnalazioni e denunce di cittadini ma anche di associazioni interessate ai problemi di salvaguardia ambientale e degli animali.

Il Gruppo, dopo lunghi appostamenti notturni, ha prodotto un ricco documento che è stato consegnato al Sindaco di Malo e all’Ufficio sanità animale e igiene allevamenti della ULSS n. 4 Alto Vicentino.

Adesso vediamo come andrà a finire.

Cani in laguna: anche Chioggia li vieta

gennaio 24, 2012
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Bene. Con un’ordinanza del 20 gennaio scorso anche il Comune di Chioggia vieta la detenzione di cani nei casoni da pesca.

Come ha fatto la scorsa settimana il Comune di Venezia.
Chioggia invita anche due proprietari a portar via i cani entro due giorni dall’uscita dell’ordinanza. Quindi oggi i cani dovrebbero essere già a casa.
Le associazioni hanno vinto. Striscia la notizia con la sua uscita lagunare le ha aiutate.

Tiro un sospiro di sollievo per quei pelosi e inviterei il Comune (che nell’ordinanza si esprime anche “per il benessere degli animali”) a vigilare sulla sorte di questi cani-guardiani.

E chiederei alle associazioni di fare altrettanto. C’è troppa cattiveria in giro per abbassare la guardia.

Serena, legata fuori del canile

gennaio 23, 2012

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Vivi in casa per dieci anni, al caldo. Con le carezze e una ciotola sempre piena. Le vacanze, le passeggiate, i pic-nic all’aria aperta. Sei il cane di casa, la piccola amica che ti aspetta scodinzolando al rientro dal lavoro….e poi.. 

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Poi, cosa diavolo passa nella testa della tua famiglia per arrivare a legarti dopo tutti questi anni di vita insieme al cancello di un canile?

I volontari che ti hanno trovata, a Perugia,  non possono rispondere alle tue domande e ti scrutano ansiosi mentre tu, triste e vecchietta, cerchi di sistemarti nella gabbia.

Cane_canile.jpgMa quegli stessi volontari ti stanno cercando una nuova casa. Perché proprio te lo meriti: sei dolce, ubbidiente, vai d’accordo con altri cani e pure con i gatti,ti piace rotolarti nell’erba e correre nei prati. 

Hai 10 anni e la tua vita non può finire in questa gabbia.

Serena è un incrocio con un cocker. Per una buona adozione i volontari sono disposti ad accompagnarla in tutto il centro e nord Italia.

Info:Eliana, 3663316207,  famiglia.bonfa3@tiscali.it

A caccia di cervi, in Cansiglio

gennaio 20, 2012

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Ci risiamo. Di nuovi i cervi nel mirino. Sempre in Cansiglio. Dove negli ultimi mesi ne sono stati abbattuti solo alcune decine. Dove sono confinati nel bosco dall’alta recinzione fatta l’anno scorso da Veneto Agricoltura.

Questa volta la denuncia arriva dall’eurodeputato Andrea Zanoni che si dice pronto a denunciare il caso all’Unione europea.

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La Regione Veneto, con le provincie di Belluno, Treviso e Pordenone, ha recentemente approvato l’abbattimento di ben 1.600 cervi nei prossimi 3 anni in Cansiglio.

La mattanza sarebbe prescritta dal “Piano di controllo del cervo nel comprensorio del Cansiglio, 2011- 2013” che prevede in particolare l’abbattimento di  femmine (già, loro hanno il dono di portare vita) e dei piccoli sotto i 12 mesi, per fermare la crescita della popolazione.
Piana Cansiglio  Cervi  28 -  2 Ott 2011.jpg A breve dovrebbe partire la caccia fuori dal Cansiglio e a primavera addirittura dentro la foresta protetta.

“Questo non è un piano di controllo del cervo –  sostiene Zanoni – ma una vera e propria mattanza legalizzata, addirittura in una foresta demaniale dove da sempre è vietata la caccia”.

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“Fa rabbrividire il fatto di prevedere addirittura in via preferenziale l’abbattimento delle femmine e dei piccoli. Il Cansiglio è sempre stato un paradiso, anche per le migliaia di turisti e di appassionati che venivano e vengono a farci visita, dando lavoro a guide naturalistiche, hotel, rifugi e le osterie di tutto il comprensorio. Cosa troveranno nei prossimi anni?

C’è da dire, a margine, che gli stessi cacciatori si sono lamentati perché non riescono ad abbattere le quote di cervi già assegnate per la caccia ordinaria nelle aree esterne al Cansiglio. 

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Viene spontanea allora la domanda: quanti sono davvero i cervi del Cansiglio?

Da parte sua, Zanoni sta valutando eventuali infrazioni alla Direttiva Habitat per poi denunciare formalmente la questione alla Commissione Europea.

Verso la morte, con minor sofferenza

gennaio 18, 2012

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Un milione di firme contro il trasporto di animali vivi su lunga distanza. Grazie alla campagna 8hours.

In  tanti abbiamo firmato la petizione lanciata da Animals Angels, l’organizzazione internazionale con sede a Francoforte che ha documentato centinaia di casi di gravi sofferenze patite dagli animali trasportati.


 E’ sicuramente una delle più imponenti campagne promosse per il benessere animale in Europa.

La lunga durata dei viaggi degli animali destinati al macello spesso causa loro gravi sofferenze anche perché le attuali normative europee rendono possibile il trasporto degli animali anche per diversi giorni, sebbene sia scientificamente provato come le sofferenze degli animali aumentino esponenzialmente con il prolungarsi del viaggio.

 La petizione chiede un limite di 8 ore per i viaggi degli animali destinati al macello.

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 La campagna è sostenuta anche da 109 Parlamentari Europei, provenienti da 19 stati membri ed appartenenti a tutti gli schieramenti politici.

Questi stessi hanno firmato la Dichiarazione Scritta 49/2011 del Parlamento Europeo promossa a fine di novembre da 5 eurodeputati fra i quali il trevigiano Andrea Zanoni, il danese Dan Jørgensen, l’olandese Esther de Lange, il ceco Pavel Poc e lo svedese Carl Schlyter.

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La dichiarazione – che chiede un limite di 8 ore per il trasporto di animali vivi – per poter essere approvata dovrà ottenere almeno 378 sottoscrizioni di altrettanti eurodeputati entro la data il 15 Marzo 2012.

“Ancora oggi, nel 2012 “, spiega Andrea Zanoni, ” migliaia di animali vengono trasportati in condizioni inaccettabili sulle strade europee. Trasporti massacranti di decine di ore al termine dei quali i poveri animali arrivano stremati, mutilati se non addirittura morti prima di finire al mattatoio”.

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Centinaia di ovini, equini, bovini, caprini ed altri animali ammassati su camion l’uno sull’altro, senza quasi nemmeno l’aria per respirare. Niente acqua e cibo per ore e ore, spesso legati e sballottati violentemente anche per migliaia di chilometri. Molti di loro non ce la fanno. 

Anche Italia alcune associazioni stanno sostenendo la campagna di Animals Angels. Fra queste Lega Anti Vivisezione, Save the Dogs, Italian Horse Protection Association e Compassion in World Farming Italia.

Notte di chiacchiere, nella stalla

gennaio 17, 2012

Ci proverò, se il freddo non sarà troppo forte, a raggiungere Nina, Stella e Piccola Maggy nella loro casetta in mezzo ai campi.

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Questa notte, con lo spicchio di luna in cielo, secondo la leggenda di Sant’Antonio Abate gli animali nella stalla parlano la lingua degli umani.

stalla_inverno.jpgIl bresciano mi dice una cara amica della Bassa. Nina parlerà emiliano visto che viene dall’Appennino.

Le altre chissà, antichi idiomi delle Shetland.Ce la metterò tutta per capirle.

Non per tutti quella del 17 gennaio è la notte degli animali che parlano.

Nella maggior parte delle case contadine, in quelle che sono rimaste, si festeggia la morte e la macellazione del maiale.

Qualche giorno fa, in una casa vicina, l’hanno ucciso. L’hanno squartato e l’hanno appeso. Immagino per far defluire il sangue. 
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Passando davanti a quella casaEmma e Vittorio hanno alzato al vento il loro nero naso da boxer. Estremamente interessati. Io invece ho girato la testa.
Il primo maiale di famiglia è andato, ho pensato. Fra qualche giorno toccherà al secondo. Se avessi una fattoria lo adotterei il superstite. Una goccia nell’oceano.

Karma, la felicità di una mamma (mucca)

gennaio 16, 2012
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Non ci sono parole. Ma solo domande: è mai possibile che dietro il latte che diamo ai nostri figli ci sia tanta sofferenza?

Questa è Karma. Come milioni di altre mucche è stata privata del suo vitellino. E il suo dolore è così simile a quello di una mamma umana. Una di noi.

Venezia, basta cani nei casoni da pesca

gennaio 13, 2012

Cani dei casoni da pesca: il sindaco di Venezia ne vieta la detenzione.

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Prima battaglia vinta per le associazioni animaliste di Venezia e di Chioggia che negli ultimi mesi si sono spese per tutelare i numerosi cani lasciati soli a fare la guardia sui casoni da pesca in laguna e che lo scorso dicembre sono riuscite a trascinare in laguna anche Striscia la notizia.

Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha intatti firmato oggi l’ ordinanza con la quale vieta la detenzione di animali nelle acque lagunari del territorio comunale.

L’ordinanza ricorda come il regolamento comunitario stabilisca il divieto di detenere animali nei luoghi dove sono depositate attrezzature e materiali che vengono a contatto con prodotti alimentari.

Cita le linee guida sul benessere degli animali deliberate dalla Regione Veneto e il regolamento comunale di igiene urbana e del benessere degli animali. E rileva l’inosservanza a tali norme accertata dal Servizio Veterinario dell’ Ulss 12.

Da questo momento ogni proprietario, detentore o possessore di un qualsiasi animale presso i casoni da pesca, ha 48 ore a disposizione per traferirli in luoghi compatibili con il loro benessere in osservanza alle normative comunali.

“Da quando abbiamo ricevuto le segnalazioni”. spiega l’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin,   abbiamo verificato con attenzione le reali condizioni in cui si trovano i cani e, con il supporto della Polizia municipale e del Servizio Veterinario siamo arrivati a questa ordinanza”.

Di fatto, fra i cani controllati, solo una giovane meticcia era denutrita ed è stata visitata dai veterinari dell’Asl veneziana.

Ora ci si attende un comportamento analogo dal sindaco di Chioggia. Molti dei casoni con i cani sono nelle acque lagunari di quel Comune.