Archive for ottobre 2011

Lo scoiattolo del doge

ottobre 31, 2011

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Sono stata nella bella dimora che l’ultimo doge di Venezia, Lodovico Manin, abitò a Passariano vicino a Codriopo, in friuli.

Villa Manin è un luogo speciale. Può competere in magnificenza e grandezza solo a Villa Pisani di Stra. Non sapevo che ben due edizioni dei mitici Giochi senza frontiere furono ospitate proprio fra le sue barchesse e gli antichi cedri. Operazione blasfema?
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Sono andata a Passariano per vedere la mostra su Die Brucke (non male, ma preferisco i sognatori del Blaue Reiter) e visto il tempo clemente ho fatto un giro per il parco che la circonda. Fra alberi secolari e viali che un tempo custodivano gli aranceti.
E’ qui che ho incontrato un buon numero di scoiattoli rossi e “nostrani”.Dalle bellissime code. Su e giù per gli alberi. Di corsa attraverso un prato. Veloci sui rami. Ce n’erano anche di grigi ma quel pomeriggio i rossi erano senza dubbio di più.
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Lungo circa 25 centimetri, lo scoiattolo rosso ha una fluente coda di altri 20 centimentri che serve per bilanciarlo nei salti e per scaldarlo, avvolgendolo,quando fa freddo. Si nutre di ghiande, faggiole, nocciole, noci e semi in genere, gemme e ramoscelli di pini, larici o abeti, ma non disdegna uova, piccoli uccelli ed insetti.

Questo simpatico saltellatore ha però un nemico terribile che ne minaccia la sopravvivenza: è il suo cugino nord-americano/inglese, lo scoiattolo grigio.

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Nella lista dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura tra le 16.119 specie a rischio di estinzione,  compare anche lo scoiattolo rosso.

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Proprio per colpa del cugino grigio che si riproduce più velocemente, è molto adattabile e sta velocemente sostituendo la specie nostrana laddove le due vengono in contatto.

Sta succedendo anche sui Colli Euganei.

Il gioco, prima di tutto

ottobre 28, 2011

Le parole non servono…buona visione.

Nasone ha trovato casa

ottobre 26, 2011
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Ve lo ricordate Nasone? Quel cucciolone di segugio italiana a pelo duro abbandonato sulla riva dell’Oglio, a due passi dalla casa del mio amico Valerio?

Beh, ha trovato casa. Da qualche giorno ha cambiato nome, ora si chiama Argo, e vive in una bella casa a Desenzano sul Garda, Insieme a una famiglia di umani che lo ama e a una cagnetta che adorerà giocare con lui.
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Valerio ha versato le sue lacrime, combattuto fino all’ultimo se tenerlo oppure no. Ma chi sta soffrendo davvero è Balto, il golden retriever di Valerio.
Per lui Nasone-Argo è stato un formidabile compagno di giochi. Capisco il perché Valerio non abbia potuto tenerlo (Balto lo segue sugli sci, in bici, in canoa…due cani sono troppo da portare in gita), ma sono convinta che due cani insieme si facciano tanta compagnia.
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Che soffrano di meno l’assenza del compagno-padrone. E che alla fine quel vederli giocare insieme, dormire insieme, cercarsi, amarsi, lenisca i nostri sensi di colpa quando li lasciamo soli a casa.

Chopin dell’aria

ottobre 24, 2011

Eccolo lì...puntuale come ogni autunno.Senza dubbio il ragazzotto è un migrante. Perché durante l’estate non lo vedo mai.

Nonostante le apparenze è un uccellino di gran carattere, piuttosto territoriale e pronto a litigare con un altro maschio.

Una leggenda metropolitana dice che Chopin si sia ispirato al suo canto per comporre la “Grande polonaise brillante”.

Passeggiata a Gaggio, con il Martin pescatore

ottobre 22, 2011

L’appuntamento è per domenica 23 ottobre alle 14. Le previsioni del tempo sono buone. Quindi, si parte.

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Direzione Oasi LIPU Cave di Gaggio Nord, isola di biodiversità immersa vicino a Marcon. Un angolo intatto e quasi incredibile in mezzo a capannoni, autostrade, aeroporti e molto altro.

L’occasione è l’inaugurazione di un un nuovo sentiero che si snoda in una delle porzioni di area protetta di recente acquisizione.

cave caggio3.jpgLa LIPU/BirdLife, Sezione di Venezia, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e della Regione del Veneto, ha realizzato un percorso pavimentato in modo idoneo anche al passaggio del pubblico diversamente abile.

Ci sono poi mascheramenti da cui è possibile osservare, senza provocare disturbo, la fauna presente nei laghi di cava.Nel corso dell’anno è infatti facile vedere numerosi uccelli, dal marangone minore al martin pescatore, passando per le varie specie di aironi ed anatre selvatiche.

Il sentiero consente di raggiungere una torretta di osservazione, dalla quale lo sguardo può spaziare sul paesaggio, uno degli ultimi esempi di come dovevano apparire le antiche paludi prima delle grandi bonifiche.

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Per informazioni: lipuve@libero.it, tel.: 3392378105

In caso di pioggia (ma ci sarà il sole, ne sono certa) si rinvia a domenica 30 ottobre. Stessa ora, stesso posto.

Ca’ Roman, cento di questi anni

ottobre 21, 2011

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Ne ha fatta di strada l’oasi di Ca’ Roman a Pellestrina. Sono passati cento anni da quando la diga foranea innescò il rapido e continuo deposito di sabbia che trasformò quella che era solo una piccola isola davanti al mare, all’estremo sud della laguna.

Con Ca’ Roman è cambiata in questi cento anni così come Pellestrina. Entrambe fino agli anni Ottanta mete di scampagnate e biciclettate di veneziani e lidensi. Poi è diventata luogo di turismo, spesso troppo invadente rispetto al delicato ecosistema dell’area.

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Oggi l’oasi gestita dalla Lipu potrebbe essere di fronte a una nuova trasformazione, a un necessario progetto di riqualificazione.

E’ guardando a questo futuro prossimo che Pellestrina prima (dal 22 ottobre) e Sala San Leonardo a Cannaregio dopo (dal 5 novembre) ospitano una mostra che racconta passato, presente e futuro di un angolo di mondo straordinario.

Nonostante le ridotte dimensioni, Ca’ Roman possiede una grande ricchezza faunistica:si trova, infatti, su una delle più importanti rotte migratorie d’Italia e moltissime specie d’uccelli (180 censite complessivamente sino al 2007) la utilizzano in autunno e primavera per riposarsi e nutrirsi prima di riprendere il viaggio.

Vanto e principale motivo di istituzione dell’Oasi sono state le grandi colonie nidificanti di fratino, 60/70 coppie e fraticello, 250/300 coppie scoperte dai soci LIPU agli inizi degli anni ’80.

Nel corso del tempo la presenza di queste due specie è andata progressivamente rarefacendosi sino alla quasi completa sparizione (nell’estate del 2000 è stata censita una sola coppia di fratini) a causa del disturbo antropico e della elevata predazione effettuata principalmente da gabbiani reali, gatti e gazze. 

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Oggi, grazie alle misure di protezione messe in atto dalla LIPU, le popolazioni di fratino e fraticello stanno registrando una lenta, ma costante crescita.

Tra le specie locali ci sono il variopinto martin pescatore,  il gabbiano comune,  il gabbiano reale e il candido gabbiano corallino. Tra gli ospiti estivi spiccano il crepuscolare succiacapre, l’elusivo assiolo e il coloratissimo gruccione.

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Nel periodo invernale si fanno vedere lo sparviero,  il falco pellegrino e il falco di palude, ma anche lo svasso piccolo, lo svasso maggiore e lo smergo minore. 

Info: 340.6192175

Le foto di questo post sono di Stefano Castelli.

Cani e maratoneti a Venezia

ottobre 20, 2011

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La Scuola Italiana Cani Salvataggio parteciperà alla 26ª Venicemarathon in programma domenica 23 ottobre.Non tanto per correre quanto garantire una maggior sicurezza ai partecipanti.

Lungo tutto il  percorso veneziano ci saranno due cani con i loro padroni ogni 500 metri. 

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La Scuola Italiana Cani Salvataggio  è la più grande organizzazione nazionale che si occupa della preparazione dei cani da salvataggio in acqua della protezione civile. Nasce a Milano nel 1988 e quella veneziana,  che ha sede a Quinto di Treviso, è il riferimento per Veneto ed Emilia Romagna.

Cani e padroni prestano servizio volontario in collaborazione con i servizi di salvataggio tradizionali e nelle spiagge libere. Da tre anni sono regolarmente in spiaggia a Caorle e a Porto Santa Margherita dove hanno salvato ben 6 persone: 5 l’anno scorso e una questa estate.

Caccia in deroga sospesa fino al 3 novembre

ottobre 19, 2011

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Il Tar conferma il blocco della caccia in deroga. Fino al 3 novembre. Altri 17 giorni di tregua, importanti perché siamo nel periodo migratorio.

Il 5 ottobre scorso il Presidente del Tar Veneto, con decreto n° 810/2011, aveva sospeso la delibera regionale n° 1506 sulla caccia in deroga a specie protette accogliendo così il ricorso della LAC. 

lacveneto.gifDopo il rinvio di oggi, la delibera approvata il 20 settembre scorso dalla Giunta Zaia resta sospesa fino al 3 novembre, quando il collegio del Tar si riunirà per prendere una decisione finale. 

“A prescindere dalla decisione del 3 novembre, siamo riusciti ad evitare un terribile massacro permettendo alla maggior parte degli uccelli di attraversare incolumi i nostri cieli” spiega Andrea Zanoni, eurodeputato e presidente della LAC Veneto.

Arrivederci caro poeta dei campi

ottobre 19, 2011

“Anche se calpestato, squartato, tumefatto, ustionato, ulcerato, il “paesaggio” esercita ancora un continuo richiamo. Attraverso il fischio di anonimi uccelletti o grazie a venti improvvisi e furiosi”.

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Andrea Zanzotto nella sua casa di Pieve di Soligo, con il suo gattone
foto di Graziano Arici

Venezia: salviamo i cani delle palafitte

ottobre 18, 2011

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Gianfranco Bettin,assessore comunale ai diritti degli animali,  attende per domani il rapporto della Polizia municipale. La presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto, si sta muovendo in queste ore.

La speranza è che la denuncia di un gruppo di animalisti, arrivata sul tavolo di Comune e Provincia la scorsa settimana, non sia vera.

Che i cani tenuti nella baracche da pesca sulle palafitte in laguna, nell’area fra Pellestrina e Chioggia, non siano davvero denutriti, maltrattati, annegati quando non servono più. E’ questa la denuncia degli animalisti che è rimbalzata nella rete, con una pagina su Facebook, un paio di giorni fa e che sta inondando di mail di protesta istituzioni e  forze dell’ordine.

Secondo la testimonianza, i cani avrebbero pochissimo spazio a disposizione. Quasi ogni baracca ne avrebbe uno o due. Cani da guardia che non hanno mai messo piede a terra.  

Cosa succede quando stanno male? Verrebbero buttati a mare e annegati. C’è chi avrebbe trovato carcasse di cani sulla spiaggia nel corso degli anni. 

Sulle baracche quei poveri cani non hanno riparo dal sole e dalle intemperie. Sembra che gli diano poco da mangiare per farli più “cattivi”: “così fanno meglio la guardia”.

In tutto ci sarebbero una decina di cani sulle palafitte. E’ ora di salvarli.