Posts Tagged ‘Oipa Treviso’

Un calcio per amore

dicembre 12, 2011

Oipa.gifIn campo, questa volta per gli animali. Antonio Totò Di Natale, capitano e storica bandiera dell’Udinese Calcio, Vincenzo Italiano, bandiera Padova Calcio e Damiano Ferronetti, difensore dell’Udinese Calcio, hanno deciso di aiutare Oipa di Treviso autografando le proprie maglie originali per un’asta di beneficenza.

Da questi tre campioni, ma soprattutto da chi le acquisterà, un aiuto necessario ai volontari dell’associazione trevigiana per continuare ad accogliere, sfamare, trovare una nuova famiglia a centinaia di cani e gatti randagi o abbandonati ogni anno. 

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La base d’asta per la maglietta autografata di Di Natale e 120 euro. Quella di Ferronetti 80 e quella di Italiano  70. L’asta termina il 21 dicembre. Forza, partecipiamo.

Info: gruppocastelfranco@gmail.com

Asinelli rasaerba: fine della storia

Maggio 25, 2011

Pensavo e speravo di non scriverne più. Invece….di nuovo problemi per gli asinelli rasaerba di Treviso.

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Ancora in stato di abbandono. Un asinello ferito e intrappolato. Contenitori di acqua a secco, con il caldo di questi giorni.E infine l’intervento poche ore fa del Corpo Forestale del Servizio veterinario dell’ULSS.

Tutto è nato dopo un sopralluogo fatto ieri sera dai responsabili dell’OIPA e della LAC, Mara Canzian e Andrea Zanoni (da pochi giorni anche consigliere provinciale) alla bretella di Postioma dove sono richiusi gli asinelli della Provincia.

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Di nuovo abbandono e degrado. A un mese dal ritrovamento di uno degli asinelli morto. “Con 31 gradi all’ombra”, denunciano Canzian e Zanoni, “i poveri asinelli erano privi di acqua in entrambi le ciotole, tutte rotte e scassate”. 

Un giovane asinello si era rifugiato in un’area con pendenza scoscesa, con fondo in elementi di cemento con varie cavità, dove non si poteva spostare e dove forse era stato cacciato dal branco. La povera bestiola, di circa un anno, aveva vistose escoriazioni, ferite da morsi dei maschi dominanti, le zampe posteriori con parti in carne viva, ferite infettate dove si annidavano mosche.

Nell’area c’erano anche due maschi adulti dei quali uno dominante e un secondo con diverse cicatrici da morsi, il maschietto ferito, due femmine gravide e una asinella.

I volontari hanno provveduto ad abbeverare le bestiole assetate grazie ad un secchio prestato da dei residenti. Sono state fatte anche videoriprese e fotografie.

Vista la grave situazione i responsabili delle associazioni hanno chiesto l’intervento del Corpo Forestale dello Stato e del Servizio Veterinario dell’ULSS di Treviso. Il veterinario ha rintracciato il pastore che ha in custodia gli animali scoprendo che era in alpeggio in zona Cansiglio.

Ha poi dato disposizioni di portare gli asini in stalla per un controllo delle femmine gravide e per il pronto soccorso del piccolo ferito. Ha anche sostenuto che gli asini devono essere spostati perché nell’area non c’è più erba a disposizione.

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Zanoni chiederà al presidente della Provincia, “colpevole dei mancati controlli”, di dichiarare fallito l’esperimento e di affidare questi animali a delle persone responsabili che se ne prendano cura.

Canzian, da parte sua, si chiede “come mai dal 2005, periodo nel quale sono stati introdotti 6 esemplari, ad oggi, ci siano ancora solo ed esclusivamente 6 esemplari. Dove sono finiti i nascituri? Sono stati spostati? Sono morti? Quali sono state le cause della loro eventuale morte?”

Tutti noi, contribuenti e animalisti, aspettiamo risposte.

Asinelli trevigiani: scontro animalisti-Provincia

aprile 28, 2011

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Botta e risposta fra Oipa Treviso e Lac da una parte, e Provincia di Treviso dall’altra. Nel mezzo ci sono gli asinelli impiegati nello sfalcio delle scarpate sulla Postioma.

Nel 2004, l’allora Presidente della Provincia, Luca Zaia (oggi governatore del Veneto), fece acquistare alla Fiera di Santa Lucia di Piave sei asini per essere impiegati, come soluzione ecocompatibile, nel progetto pilota di pascolo sulle scarpate della tangenziale di Postioma (Comune di Paese) in qualità di macchine “rasaerba” al posto delle vetture più costose ed inquinanti.

Oggi, dopo sette anni, la situazione di questi asinelli sembrerebbe insostenibile e drammatica: l’acqua fornita è putrescente e qualche sera fa un’abitante di Postioma ha scoperto un cucciolo di asinello morto chissà da quanti giorni e lasciato in mezzo agli altri animali.

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La denuncia è arrivata ieri da OIPA Treviso e LAC che stanno preparando una possibile denuncia alla magistratura per maltrattamento di animali ed un esposto alle autorità sanitarie.

Da parte sua, la Provincia sostiene che il piccolo asinello sarebbe morto durante il parto, assistito da un veterinario della Usl locale. E che il corpo sarebbe stato rimosso la mattina seguente, ovvero mercoledì scorso.

Ma Oipa e Lac contrattaccano: “Se come dice il presidente Muraro si tratta di un asinello nato morto, la cosa diventa ancora più grave perché è inaudito che una asina gravida venga detenuta libera in una scarpata, rinchiusa in un recinto promiscuamente ad altre asine ed asini adulti, anziché essere stata ricoverata in una stalla al riparo dalle intemperie e dal vento e sotto costante osservazione.

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Se ci fossero state delle complicazioni (come pare ci siano state) anche l’asina poteva morire, se ci fossero stati i dovuti controlli da parte di chi è pagato per farlo forse l’asinello non sarebbe morto”.

Mara Canzian presidente della Sezione Oipa di Treviso non la manda a dire: “Vogliamo citare le parole di Zaia del giorno di avvio degli asinelli rasaerba: Finalmente è arrivato il giorno! disse di fronte ad una folla di bambini delle scuole medie di Postioma e numerosi giornalisti locali e nazionali intervenuti per assistere alla liberazione dei 6 asinelli protagonisti del progetto pilota di “sfalcio ecologico”.

Che cosa direbbe oggi il Presidente Zaia a quella folla di bambini di fronte all’immagine di questo asinello immortalato in una foto scattata martedì sera, 26 Aprile, morto presumibilmente di stenti? Pura merce da lavoro, abbandonati al loro destino, con l’acqua putrida e senza cibo, non ci sono parole per descrivere questa incresciosa situazione.

Come può parlare il Presidente Zaia di “compatibilità con l’ambiente”, di “progetto ecologico”, di “creature che potranno pascolare in tutta tranquillità” di fronte a questa immagine! Poveri asinelli, costretti a fare da aspirapolvere dove transitano centinaia di autoveicoli inquinanti in condizione così precarie da portare alla morte.

Credo che sia il momento per la Provincia di riscattare la loro immagine e di dire STOP AGLI ASINELLI “FALCIA ERBA“. Non vogliamo più vedere immagini come questa, una volta per tutte vogliamo lanciare dei messaggi puri, veri e puliti ai nostri figli e non ingannevoli perbenismi propagandistici.?

Andrea Zanoni presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto aggiunge: “Da tempo vado denunciando questa incredibile situazione, gli asini da anni sono relegati in poche decine di metri quadri recintati, dove hanno brucato e consumato tutta l’erba a loro disposizione, mentre nei vari chilometri di bretella ci sono le scarpate laterali piene di erbacce ed arbusti alti anche oltre un metro”.

Se, come dice Muraro, la convenzione sottoscritta dalla Provincia nel novembre 2008 con il soggetto affidatario degli animali e del servizio è molto rigorosa e disciplina puntualmente le norme da osservare per garantire innanzitutto il benessere animale, altrettanto rigorosi non sembrano essere i controlli della Provincia sull’operato del privato che per accudire gli asini, denunciano Oipa e Lac, “si porta a casa 16.000 euro all’anno”.

Oltre all’esposto alla magistratura per la morte dell’asinello, le associazioni stanno valutando un secondo alla Corte dei Conti per danni erariali per i 16.000 euro dei cittadini spesi “per un servizio che evidentemente non funziona”.

Lilli e Asia, una vita insieme

febbraio 25, 2011

Ci sono giorni in cui vorrei poter adottare il mondo intero. Giorni in cui andrei al canile e mi porterei a casa tutti i cani.

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Poi quando leggo alcune storie, mi si stringe il cuore e mi rendo conto che anche in canile migliaia di cani trovano una ragione di vita. 

Sì care e cari volontari. Voi che vi dannate per cercare una famiglia ai vostri protetti. Voi che macinate chilometri per andare a prendere l’ultimo derelitto abbandonato. Voi che trascorrete tutto il tempo libero fra i pelosi.

Voi dovete rendervi conto che, certo, sarà meglio una famiglia per tutti questi cani. Ma anche voi siete la loro famiglia. La vostra dedizione e il vostro amore li aiuta a vivere. Non solo sopravvivere.

Oipa.gifCi ho pensato leggendo la storia di Asia e Lilli. Due amiche con un destino molto simile. La prima acquistata. La seconda adottata. Entrambe ospiti dell’Oipa di Treviso da quattro, cinque anni. Da quando la loro famiglia le ha scaricate.

Lilli se ne è andata a Natale, aveva 13 anni. Asia l’ha seguita qualche giorno fa. Di anni ne aveva 11. Da quando Lilli è morta, dicono i volontari, non voleva più mangiare.

Lilli e Asia hanno vissuto insieme. Hanno sofferto insieme. Ma sono sicura che sono anche rinate insieme, grazie ai volontari dell’Oipa.

Ora se ne sono andate. A poche settimane una dall’altra. Sono state tanto amate. Buon viaggio Asia. Buon viaggio Lilli.

Finalmente un Buon Natale

dicembre 24, 2010

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Bravi i volontari dell’ Oipa di Treviso. Con tutto il loro lavoro, l’impegno, le ore regalate a sistemare qui e là cani e gatti in difficoltà. 

Anche in questi giorni di festa. Buon Natale.