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Caccia in deroga, sit-in al Tar

ottobre 25, 2010

Sit-in al TAR Veneto , contro la caccia in deroga e per chiedere il rispetto delle Direttive Comunitarie che tutelano gli uccelli insettivori protetti. L’appuntamento è per mercoledì 27 ottobre alle 8.45.
E 30 euro di rimborso per ogni uccellino ucciso.
Non demorde la battaglia delle associazioni ambientaliste del Veneto contro la caccia in deroga.

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Le principali associazioni del Veneto, tra le quali la LAC (Lega Abolizione Caccia), ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), LAV (Lega Antivivisezione) e molte altre, saranno quindi davanti la sede del TAR. il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, a Venezia (Cannaregio 2277 nei pressi di Rio Terra della Maddalena in Strada Nuova, a dieci minuti a piedi dalla stazione).

Il 27 ottobre, infatti, va in discussione il ricorso della LAC contro la delibera del 5 ottobre scorso della Giunta regionale del Veneto, che consente la caccia in deroga in tutto il Veneto.

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Il ricorso (n.1701/2010) verrà esaminato dai giudici della Prima Sezione: Alessandra Farina (Consigliere Relatore), Vincenzo Antonio Borea (Presidente) e Claudio Rovis (Consigliere).

Il TAR, con decreto n.201000710 del Presidente Vincenzo Antonio Borea, lo scorso 15 settembre aveva rigettato la domanda di misure cautelari urgenti su ricorso della LAC.

L’obiettivo delle associazioni è che il TAR prenda le decisioni del caso con massima serenità. Lo scorso anno i giudici bocciarono ben tre delibere sulla caccia in deroga.

Info per tutti coloro che vogliono partecipare al sit in: Andrea Zanoni cell.347/9385856 e Renzo Rizzi cell. 348/9952822).

In attesa del sit in, questa mattina nella sede del Consiglio regionale, conferenza stampa dei partiti di opposizione e delle associazioni, sempre in merito alla caccia in deroga.

Erano presenti Laura Puppato capogruppo del PD, Gennaro Marotta IDV , Pietrangelo Pettenò Federazione della Sinistra, Andrea Zanoni presidente LAC del Veneto, Roberto Martano Presidente ENPA del Veneto e Giampaolo Pamio delegato LIPU del Veneto.

Tutti hanno sottolineato che il TAR del Veneto dovrà decidere sul ricorso contro la delibera del 5 ottobre scorso sulla caccia in deroga con massima serenità e senza interferenze. E’ stato comunque sottolineato che il Veneto è l’unica regione d’Italia che consente la caccia a specie di uccelli protetti, in barba alle norme europee. Fra queste Fringuello, Peppola, Frosone, Prispolone, Pispola e Storno.

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Zanoni della LAC ha annunciato che i legali dell’associazione stanno studiando come poter chiedere i danni ai cacciatori che si sono avvalsi della deroghe. L’intenzione sarebbe quella di chiedere un risarcimento danni di 30 euro per uccello ucciso previa richiesta dei tesserini venatori di caccia.

Questa azione risarcitoria verrà attuata con maggior forza se ci sarà una possibile e probabile condanna da parte della Corte di Giustizia Europea contro le leggi del Veneto, condanna che comporterebbe l’esborso di soldi pubblici per pagare le pesanti sanzioni comunitarie.

Da parte loro i cacciatori sono ormai consapevoli che la caccia in deroga è illegittima, soprattutto in seguito alla sentenza di condanna dell’Italia, del 15 luglio scorso, nella Causa C573/08, dovuta al mancato rispetto dela Direttiva comunitaria “Uccelli” sulle deroghe.