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Villa del Conte, dopo le torture la morte

marzo 2, 2011

Perché? C’è una motivazione? Un perché? Una ragione che spinge un sindaco a  far uccidere gli animali sopravvissuti alla fattoria-lager-macello clandestino di Villa Del Conte?

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Certo. Quei poveri animali non erano commerciabili. Una mucca malata chi la vuole mai? Non va bene neppure per le nostre tavole. Perché mai doverla mantenere in vita? E i maiali poi? A cosa servono che non si fanno prosciutti, salami e mortadelle? 

Sono stati tutti uccisi questi animali. Dopo una vita di sofferenza. Eppure l’ associazione padovana 100% animalisti aveva chiesto al sindaco di Villa del Conte, Francesco Cazzaro di averli in affido.  Ma dal Comune non è arrivata alcuna risposta. 

Di questa orribile vicenda resta per ora solo uno striscione che, nella notte tra il 28 febbraio e 1 marzo, i militanti locali di 100%animalisti, hanno affisso  sul muro di fianco al municipio di Villa del Conte.

In memoria. Dell’orrore.

Gli orrori di Villa Del Conte, petizione online

febbraio 16, 2011

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Qualcosa non torna. Nel giro di un mese, in Veneto, sono state “scoperte” ben tre fattorie dell’orrore.
Dove decine di animali venivano maltrattati, lasciati nei loro escrementi, denutriti e poi macellati. E quindi consegnati o venduti a chi? Ristoranti? Macellerie?

La Guardia di Finanza è entrata a Castagnaro in provincia di Verona. Poi in un paese della provincia di Rovigo. La scorsa settimana a Villa del Conte, nel Padovano, il Comune ha finalmente chiuso (dopo vent’anni di querelle con i proprietari) una sorta di azienda-lager dove non solo il benessere della comunità umana era minacciato, non solo i diritti di quelle povere creature a quattro zampe. Ma anche le leggi che in questo Paese tutelano gli animali.

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Qualcuno ha lasciato fare. Tanto, avranno pensato, c’erano solo animali a subire. Ma dove finivano quegli animali dopo essere stati macellati? 

Le fattorie di Rovigo, Castagnaro, Villa del Conte sono casi isolati o solo la punta di un iceberg? Dobbiamo chiedercelo, in attesa che Guardia di Finanza, Carabinieri, Magistratura completino le loro indagini.

Con un moto di fastidio, angoscia, impotenza, volontà di reagire, l’associazione di protezione degli animali Oipa, sezione  di Treviso, ha aperto su Facebook una petizione scrivendo una lettera al sindaco di Villa del Conte.

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Ecco la lettera che ognuno di noi può inviare al primo cittadino.

“Con la presente mail intendo esprimere il mio profondo dissenso, nonchè la mia sentita protesta, per la recente situazione verificatasi nella famigerata “Fattoria degli orrori” presso il vostro Comune.

Pur conscia/o delle mille difficoltà burocratiche che vi si sono prospettate per poter porre rimedio a questa situazione, comunque ben nota da tempo, non posso non protestare per il modo con cui tale situazione è stata affrontata.

Oipa.gifSono state perse delle vite e soprattutto si è lasciato che un individuo contravvenesse alle leggi vigenti e violasse tutti i diritti che questo paese ha da tempo riconosciuto e legalizzato in materia di animali.

Chiedo pertanto a Lei, in nome dell’incarico che riveste, di adoperarsi almeno perchè i superstiti di questo olocausto possano avere un futuro dignitoso.

Propongo inoltre che Lei e il Comune da lei rappresentato vi adoperiate concretamente, affinchè, chi si è macchiato per anni di questo vero e proprio crimine contro la vita, possa essere assicurato alla Giustizia e messo nella condizione di non nuocere più al prossimo e alla vostra Comunità”.

Inviate le mail a:
sindaco@comune.villa-del-conte.pd.it
e in copia apetizione.protesta@gmail.com